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Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
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    LA Camera dei Segreti È STATA APERTATEMETE, NEMICI DELL’EREDE
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    «Lo so che è misterioso» disse Harry. «Tutta la storia è misteriosa. Che cos’era quella scritta sulla parete? La Camera dei Segreti è stata aperta… cosa diavolo vuol dire?»
La scritta sul muro (Cap. 9 Harry Potter 2)

    «Per lo stesso motivo per cui lo cercano tutti» rispose Hermione, «per leggere la storia della Camera dei Segreti».
La scritta sul muro (Cap. 9 Harry Potter 2)

    «Granger, professore. Mi chiedevo se lei poteva dirci qualcosa sulla Camera dei Segreti» chiese la ragazza con voce limpida.
La scritta sul muro (Cap. 9 Harry Potter 2)

    «Oh, molto bene» disse lentamente. «Vediamo un po’… la Camera dei Segreti
La scritta sul muro (Cap. 9 Harry Potter 2)


    «Tutto ciò proviene da fonti storiche sicure» proseguì, «ma questi fatti chiari e inoppugnabili sono stati offuscati dalla fantasiosa leggenda della Camera dei Segreti. Si racconta che Serpeverde costruì nel castello una stanza segreta, di cui gli altri fondatori ignoravano l’esistenza.
La scritta sul muro (Cap. 9 Harry Potter 2)

    «Stando alla leggenda, Serpeverde sigillò la Camera dei Segreti affinché nessuno potesse aprirla fintanto che non fosse giunto il suo vero erede. Soltanto lui sarebbe stato in grado di spezzare il sigillo apposto sulla Camera dei Segreti, sprigionare gli orrori che vi erano racchiusi e servirsene per epurare la scuola da tutti coloro che erano indegni di studiare la magia».
La scritta sul muro (Cap. 9 Harry Potter 2)

    «Statemi a sentire bene, questa cosa non esiste» disse Rüf riordinando gli appunti. «Non esiste nessuna Camera dei Segreti e non esiste nessun mostro».
La scritta sul muro (Cap. 9 Harry Potter 2)

    «Pensi veramente che esista una Camera dei Segreti?» chiese Ron a Hermione.
La scritta sul muro (Cap. 9 Harry Potter 2)

    «Forse possiedono la chiave della Camera dei Segreti da secoli» disse Ron, «e se la tramandano di padre in figlio…»
La scritta sul muro (Cap. 9 Harry Potter 2)

    «Ah, se solo Harry Potter sapesse!» gemette Dobby inondando di altre lacrime la sua federa cenciosa. «Se lui sapesse cosa significa per noi, per noi ultimi, per noi schiavi, per noi che siamo la feccia del mondo della magia! Dobby ricorda com’era quando Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato era al culmine del suo potere, signore! Noi elfi della casa eravamo trattati come vermi, signore! Naturalmente Dobby viene ancora trattato così, signore» ammise asciugandosi la faccia sulla federa, «ma in generale, per la gente della mia specie, signore, la vita è migliorata da quando lei ha trionfato su Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato. Harry Potter è sopravvissuto e il potere del Signore Oscuro si è infranto, ed è sorto un nuovo giorno, signore, e Harry Potter ha brillato come un raggio di speranza per quelli di noi che pensavano che i giorni Oscuri non avrebbero mai avuto fine, signore… E ora a Hogwarts stanno per accadere cose terribili, forse stanno già accadendo, e Dobby non può lasciare che Harry Potter rimanga qui ora che la storia sta per ripetersi, ora che la Camera dei Segreti è di nuovo aperta…»
Il bolide fellone (Cap. 10 Harry Potter 2)

    «Allora esiste una Camera dei Segreti?» sussurrò Harry. «E… dicevi che è stata già aperta una volta? Raccontami tutto, Dobby!»
Il bolide fellone (Cap. 10 Harry Potter 2)

    Dobby protese la mano verso la caraffa dell’acqua, ma Harry gli afferrò il polso. «Ma io non sono figlio di Babbani… come può la Camera dei Segreti rappresentare un pericolo per me?»
Il bolide fellone (Cap. 10 Harry Potter 2)

    «Io non vado proprio da nessuna parte!» disse Harry risoluto. «Una delle mie migliori amiche è figlia di Babbani; lei sarà la prima della lista, se veramente la Camera dei Segreti è stata aperta…»
Il bolide fellone (Cap. 10 Harry Potter 2)

    «Significa» le rispose Silente, «che la Camera dei Segreti è stata davvero di nuovo aperta».
Il bolide fellone (Cap. 10 Harry Potter 2)


    «La Camera dei Segreti è stata già aperta un’altra volta?» chiese Hermione.
Il Club dei Duellanti (Cap. 11 Harry Potter 2)

    «Proprio così: sta sgattaiolando nella Camera dei Segreti per prendere un tè con il suo servitore zannuto» disse George ridacchiando.
La Pozione Polisucco (Cap. 12 Harry Potter 2)

    «Lo sai che non ce l’ho, Goyle, quante volte te lo devo ripetere?» sbottò Malfoy. «E mio padre non vuole dirmi niente sull’ultima volta che la Camera è stata aperta. Certo, è successo cinquant’anni fa, e quindi prima che lui fosse a Hogwarts, ma conosce la storia nei minimi particolari e dice che fu messo tutto a tacere; per cui, se io ne sapessi troppo apparirebbe sospetto. Una cosa, però, la so: l’ultima volta che la Camera dei Segreti è stata aperta è morto un mezzosangue. Perciò scommetto che è soltanto questione di tempo: anche questa volta uno di loro ci rimetterà la pelle… Spero proprio che sia la Granger» concluse tutto soddisfatto.
La Pozione Polisucco (Cap. 12 Harry Potter 2)

    «Be’, la Camera dei Segreti è stata aperta cinquant’anni fa, non è vero?» disse. «Così ha detto Malfoy».
Il diario segretissimo (Cap. 13 Harry Potter 2)

    Forse l’erede di Serpeverde si era scoraggiato, pensò Harry. Doveva essere sempre più rischioso aprire la Camera dei Segreti, con la scuola così allertata e sospettosa. Chissà, forse in quello stesso momento il mostro — di qualsiasi cosa si trattasse — si stava preparando ad andare in letargo per altri cinquant’anni…
Il diario segretissimo (Cap. 13 Harry Potter 2)

    È li che mi trovo in questo momento scrisse velocemente Harry. Sono a Hogwarts, e stanno accadendo cose orribili. Sai niente della Camera dei Segreti?
Il diario segretissimo (Cap. 13 Harry Potter 2)

    Certo che so della Camera dei Segreti. Ai miei tempi ci dissero che era una leggenda, che non esìsteva. Ma era una bugia. Quando frequentavo il quinto anno, la Camera venne aperta, il mostro aggredì molti studenti e alla fine ne uccise una. Io presi la persona che aveva aperto la Camera e questa fu espulsa. Ma il professor Dippet, il Preside, vergognandosi che a Hogwarts fosse accaduta una cosa del genere, mi proibì di raccontare la verità. Fu messa in giro la storia che la ragazza era morta in un misterioso incidente. A me, per il disturbo, fu consegnato un bel trofeo lucente tutto istoriato, e mi fu intimato di tenere la bocca chiusa. Ma sapevo che la cosa avrebbe potuto ripetersi. Il mostro rimase in vita e l’unica persona dotata del potere di liberarlo non fu messa in prigione.
Il diario segretissimo (Cap. 13 Harry Potter 2)

    «È stato Hagrid, Ron. Hagrid ha aperto la Camera dei Segreti, cinquant’anni fa».
Il diario segretissimo (Cap. 13 Harry Potter 2)

    «Dobbiamo parlargli» disse Harry prendendo una decisione. «Non posso credere che questa volta sia lui, ma se l’ultima volta ha liberato il mostro, saprà bene come entrare nella Camera dei Segreti. Intanto cominciamo da questo».
Cornelius Caramell (Cap. 14 Harry Potter 2)

    Harry aveva ereditato una cosa sola da suo padre: un lungo e argenteo Mantello dell’Invisibilità. Per loro era l’unica possibilità di sgattaiolare fuori della scuola e andare da Hagrid senza che nessuno se ne accorgesse. Si coricarono alla solita ora, aspettarono che Neville, Dean e Seamus avessero finito di fare congetture sulla Camera dei Segreti e si fossero addormentati, quindi si alzarono, si rivestirono e si gettarono addosso il mantello.
Cornelius Caramell (Cap. 14 Harry Potter 2)


    «Ho sempre pensato che mio padre sarebbe riuscito a liberarsi di Silente» disse senza preoccuparsi di abbassare la voce. «Ve lo dicevo che per lui Silente è il Preside peggiore che la scuola abbia mai avuto. Forse ora riusciremo ad averne uno decente. Qualcuno che non vorrà che la Camera dei Segreti venga chiusa. La McGranitt non durerà a lungo, sta soltanto facendo le veci…»
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    «Ma questo è successo tanti anni fa» disse Aragog stizzito. «Anni e anni fa. Me lo ricordo bene. È stata quella la ragione per cui lo hanno costretto a lasciare la scuola. Credevano che fossi io il mostro che vive in quella che loro chiamano la Camera dei Segreti. Pensavano che Hagrid avesse aperto la Camera e mi avesse liberato».
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    «Ma allora tu… tu non venivi dalla Camera dei Segreti?» chiese Harry, mentre la fronte gli si imperlava di sudore freddo.
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    «Che Hagrid non ha mai aperto la Camera dei Segreti» disse Harry buttandogli addosso il mantello e tirandolo per un braccio per farlo camminare. «Che era innocente».
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    La creatura annidata da qualche parte, nel castello, pensava, sembrava una specie di Voldemort mostruoso… neanche gli altri mostri volevano pronunciare il suo nome. Ma lui e Ron non avevano saputo niente di più su chi fosse, o in che modo pietrificasse le sue vittime. Neanche Hagrid aveva mai saputo cosa si nascondesse nella Camera dei Segreti.
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    Ma durante la prima lezione del mattino, quella di Trasfigurazione, accadde qualcosa che, per la prima volta da settimane, gli fece passare di mente la Camera dei Segreti. A dieci minuti dall’inizio della lezione, la professoressa McGranitt annunciò che gli esami avrebbero avuto inizio il primo di giugno, di lì a una settimana.
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)

    «È qualcosa che riguarda la Camera dei Segreti? Hai visto qualcosa? O qualcuno che si comportava in maniera strana?»
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)

    «Oh… quello… quello non ha niente a che fare con la Camera dei Segreti» disse prontamente Percy.
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)

    «L’ingresso alla Camera dei Segreti!» disse con voce roca. «E se fosse in un gabinetto? Se fosse nel…»
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)

    «Lupus in fabula!» esclamò. «Ecco la persona giusta. Una ragazza è stata rapita dal mostro, Allock, ed è stata portata proprio nella Camera dei Segreti. Finalmente è venuto il tuo momento».
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)


    «È giusto, Gilderoy» intervenne la professoressa Sprite. «Non sei tu che ieri sera dicevi di avere sempre saputo quale fosse l’ingresso alla Camera dei Segreti
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)

    «Lei sapeva qualcosa, Harry» disse Ron parlando per la prima volta da quando si erano infilati nell’armadio della sala dei professori. «Per questo è stata rapita. Non si trattava neanche lontanamente di Percy: aveva scoperto qualcosa sulla Camera dei Segreti. Deve essere questo il motivo per cui è stata…» Ron si strofinò energicamente gli occhi. «Voglio dire, lei era una purosangue. Non può esserci altra ragione».
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)

    «Che cosa volete che faccia?» chiese Allock debolmente. «Io ignoro dove si trovi la Camera dei Segreti. Non posso fare niente».
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)

    Da dietro le macerie si udì un altro tonfo e un altro «Ahi!» Stavano solo perdendo tempo. Erano ore, ormai, che Ginny si trovava nella Camera dei Segreti. Harry capì che c’era una sola cosa da fare.
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)

    «Senti» disse Harry perdendo la pazienza. «Non credo che tu abbia capito la situazione. Siamo nella Camera dei Segreti. Parleremo dopo».
L'erede di Serpeverde (Cap. 17 Harry Potter 2)

    «Non hai ancora capito, Harry Potter?» chiese Riddle con dolcezza. «È stata Ginny Weasley ad aprire la Camera dei Segreti. È stata lei a strangolare i galli e a scrivere messaggi minacciosi sulle pareti. Lei ad aizzare il Serpente di Serpeverde contro quattro mezzosangue oltre che contro la gatta di Gazza».
L'erede di Serpeverde (Cap. 17 Harry Potter 2)

    «Era la mia parola contro quella di Hagrid. Be’, puoi immaginare da te com’è rimasto il vecchio Armando Dippet. Da una parte Tom Riddle, povero in canna ma brillante, orfano ma così coraggioso, Prefetto della scuola, studente modello; dall’altra quel gran pasticcione confusionario di Hagrid, che si metteva nei guai una settimana sì e una no, che tentava di allevare cuccioli di lupi mannari sotto il letto, che sgattaiolava nella foresta proibita per combattere i troll. Ma devo ammettere che persino io sono rimasto sorpreso della riuscita del mio piano. Pensavo che qualcuno si sarebbe reso conto che l’Erede di Serpeverde non poteva assolutamente essere Hagrid. C’erano voluti a me cinque anni interi per scoprire quel che c’era da sapere sulla Camera dei Segreti e trovarne l’ingresso… figuriamoci se Hagrid poteva avere il cervello o il potere per farlo!
L'erede di Serpeverde (Cap. 17 Harry Potter 2)

    «Questa è la fine del famoso Harry Potter» disse la voce lontana di Riddle. «Solo, nella Camera dei Segreti, abbandonato dagli amici, sconfitto finalmente dal Signore Oscuro che così incautamente ha osato sfidare. Presto rivedrai la tua amata madre mezzosangue, Harry… Ti ha regalato dodici anni di vita… ma Lord Voldemort ti ha preso, alla fine, come ben sapevi che sarebbe successo».
L'erede di Serpeverde (Cap. 17 Harry Potter 2)

    Poi cominciò a raccontare. Per circa un quarto d’ora parlò, circondato da un silenzio assorto: raccontò della voce incorporea, di come alla fine Hermione avesse capito che si trattava della voce di un Basilisco, di come lui e Ron avessero seguito i ragni nella foresta; raccontò di Aragog, che gli aveva detto dove era morta l’ultima vittima del Basilisco; di come lui aveva indovinato che la vittima era Mirtilla Malcontenta e che l’ingresso della Camera dei Segreti avrebbe potuto essere nel suo gabinetto…
Un premio per Dobby (Cap. 18 Harry Potter 2)

    «Professor Silente» si affrettò a dire Ron, «c’è stato un incidente, giù nella Camera dei Segreti. Il professor Allock…»
Un premio per Dobby (Cap. 18 Harry Potter 2)

    «Sto cercando di dire… Voldemort ti conosce, Harry! È come quando ha trascinato Ginny nella Camera dei Segreti per attirarti, lui fa questo genere di cose… sa che sei il… il tipo di persona che correrebbe in aiuto di Sirius! E se in realtà volesse te nell’Ufficio Miste…?»
Fuori dal camino (Cap. 32 Harry Potter 5)

    «Strettamente controllati da Riddle, non furono mai sorpresi a compiere aperte malefatte, anche se i loro sette anni a Hogwarts furono segnati da una serie di incidenti ai quali non furono mai collegati con piena soddisfazione. Il più grave di questi fu, naturalmente, l’apertura della Camera dei Segreti, che culminò con la morte di una ragazza. Come sai, Hagrid fu accusato a torto di quel crimine.
Un ricordo lumacoso (Cap. 17 Harry Potter 6)

    «Penso che ha cento e cento idee, con un cervello come il suo» rispose Hagrid con fermezza. «Ma non sa chi ha mandato la collana e nemmeno chi ha messo il veleno in quel vino, se no li avevano già presi, no? Quello che a me mi preoccupa» proseguì, a bassa voce e guardandosi indietro (Harry, per sicurezza, controllò che non ci fosse Pix sul soffitto), «è quanto tempo Hogwarts può stare aperta se c’è qualcuno che ce l’ha con i ragazzi. È la stessa storia della Camera dei Segreti, no? Ci sarà panico, altri genitori che ritirano i ragazzi, e in un baleno quelli del Consiglio…»
Roba da elfi (Cap. 19 Harry Potter 6)

    Hagrid si rabbuiò. Harry sapeva il perché: Tom Riddle era riuscito a farlo espellere da scuola con l’accusa di aver aperto la Camera dei Segreti. Ma Lumacorno non sembrava ascoltare; stava fissando il soffitto, da cui pendevano parecchie pentole di ottone, e anche una lunga matassa setosa di lucenti peli bianchi.
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    «Me l’hai data tu, Harry» rispose Silente. «Il diario, il diario di Riddle, quello che spiegava come riaprire la Camera dei Segreti».
Gli Horcrux (Cap. 23 Harry Potter 6)

    «Sì, anni fa, quando era certo di poter creare altri Horcrux; a ogni modo Lucius avrebbe dovuto aspettare l’ordine, che non ricevette mai, perché Voldemort scomparve poco dopo avergli consegnato il diario. Senza dubbio pensava che Lucius non avrebbe osato fare altro se non custodire l’Horcrux con cura, ma si fidò troppo del timore di Lucius per un padrone sparito da anni e creduto morto. Certo, Malfoy non sapeva che cos’era il diario: ritengo che Voldemort gli avesse detto solo che era stato abilmente incantato perché facesse riaprire la Camera dei Segreti. Se Lucius avesse saputo di tenere tra le mani una parte dell’anima del suo padrone, l’avrebbe trattata con maggiore riguardo… Invece si dedicò al compimento di un vecchio progetto personale: facendo ritrovare il diario alla figlia di Arthur Weasley, sperava di screditare lui, farmi buttare fuori da Hogwarts e liberarsi di un oggetto altamente incriminante in un colpo solo. Ah, povero Lucius… fra la rabbia di Voldemort per l’Horcrux e il fiasco al Ministero l’anno scorso, non mi sorprenderei se fosse segretamente felice di trovarsi al sicuro ad Azkaban».
Gli Horcrux (Cap. 23 Harry Potter 6)

    «Sono d’accordo» dichiarò la professoressa McGranitt. «In ogni caso, non si può dire che Silente non abbia mai previsto che Hogwarts potesse chiudere. Lo prese in considerazione quando la Camera dei Segreti venne riaperta… e l’assassinio del professor Silente mi turba assai più dell’idea che il mostro di Serpeverde abitasse nelle viscere del castello…»
Il lamento della Fenice (Cap. 29 Harry Potter 6)

   «Aspetta, però» ribatté Ron. «Anche la Camera dei Segreti doveva essere una leggenda, no?»
I Doni della Morte (Cap. 22 Harry Potter 7)

   «Nella Camera dei Segreti» rispose Ron.
La battaglia di Hogwarts (Cap. 31 Harry Potter 7)